“Quando vai verso Itaca, devi augurarti che la strada sia lunga, piena di esperienze e di avventure… E se, quando arrivi, la troverai povera, non ti avrà deluso, perché nel frattempo avrai capito cosa Itaca voleva significare”. Sono le parole poste, a mo’ d’epitaffio, verso la fine di “Corpi Celesti, memorie nomadi” andato in scena stasera e ieri sera nel retro del palcoscenico del Teatro Massimo per la 28ma edizione di Città Spettacolo. Solo cinquanta posti per il pubblico, quasi tutti occupati: tra gli spettatori l'attuale direttore artistico della storica rassegna teatrale beneventana Enzo Moscato.
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[fonte www.ilquaderno.it]