venerdì 24 aprile dalle ore 18.30
Centro Hurtado - Polo Artigianale
Viale della Resistenza - Scampia, Napoli
Il progetto “Incontri di frontiera”, a cura di Pina Capobianco e Stefano
Taccone si caratterizza come una prosecuzione dell’esperienza del ciclo
“Corrispondenze di frontiera” (Centro Hurtado, ottobre 2007 – maggio
2008), ma anche come un passo ulteriore. Nell’ambito di quest’ultimo
otto artisti campani, tutti provvisti di una profonda esperienza della
realtà del quartiere, sono stati invitati a tenere a turno
un’esposizione personale che elevasse il contesto, identificato come
“zona di frontiera”, a materia prima del loro lavoro. In questa
occasione invece dieci artisti, non solo campani, ma anche provenienti
da altre regioni d’Italia, sono chiamati non più ad un’elaborazione
metaforica del contesto, ma all’interazione con esso in presa diretta,
nel suo quotidiano divenire. Da qui la sostituzione del concetto di
“corrispondenza” con quello di “incontro”, nonché il passaggio dagli
spazi interni a quelli prettamente esterni del centro e a quelli ad
esso limitrofi.
Katia Alicante realizza, in collaborazione con i
bambini di Scampia e dei loro genitori, un sito web far conoscere il
quartiere e i suoi abitanti; Giacomo Faiella continua la sua
decostruzione del sistema dell’economia traslando il motivo del
parallelismo tra sistema monetario e sistema metrico decimale nello
spazio da cui originariamente l’idea era scaturita; Rosa Futuro conduce
la sua consueta satira sociale invitando gli spettatori ad unire i
puntini di un ampio cartellone per scoprire la figura che vi si cela;
Rosaria Iazzetta e MaraM inscenano una vera e propria doppia festa
nunziale ritagliandosi la parte delle due spose, ma perdendo
prematuramente i loro rispettivi sposi; Salvatore Manzi propone una
sorta di punto di ascolto, una postazione in cui gli spettatori possono
discutere dei propri problemi ed individuare soluzioni insieme
all’artista; Giuditta Nelli insegna ai bambini di Scampia a costruire
macchine fotografiche rudimentali con scatole di latta ed ad usarle per
ritrarre quelli che loro considerano “luoghi impossibili”; Maria
Vittoria Perrelli innesca un cortocircuito cerebrale tra la nobiltà dei
toni della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e la consunzione delle
poltrone che accolgono gli spettatori che la ascoltano recitata in
cuffia; Alessandro Ratti pone nello spazio pubblico i suoi oggetti in
plastica al fine di trasformarli in propulsori di socialità; Ur5o
riflette su come la coatta e materialistica concretezza del nostro
cammino conduca ad un distacco dai bisogni autentici, ma anche, una
volta conseguito il picco più alto dell’alienazione, ad un moto di
ribellione radicale.
Questa volta però gli incontri avvengono non
solo sul piano degli interventi artistici, ma anche per mezzo momenti
di dibattito a tema, ove alcuni degli artisti, ma anche intellettuali
ed operatori di differente estrazione e formazione, rendono
testimonianza della loro “esperienza di frontiera”, intendendo il
concetto di “frontiera”, come già nell’evento del 2007-2008, in quanto
limite che separa due ambiti distinti. Il 28, 29 ed il 30 aprile si
svolgono così, dalle ore 18,30, i dibattiti incentrati rispettivamente
sulla Frontiera africana, sulla Frontiera economica e sulla Frontiera
mentale.
L’iniziativa rientra nel progetto "Costruiamoci un
orizzonte", che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione
Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di
Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro
Hurtado, centro di formazione per i giovani del quartiere, per la loro
crescita culturale e l'avviamento al lavoro.
"Costruiamoci un orizzonte" mira a sperimentare un modello di sviluppo e di crescita per
il territorio attraverso tre linee di azione: sostenere iniziative di
educazione di strada destinate a ragazzi in dispersione e a rischio;
offrire opportunità culturali, attraverso l'arte visiva, musicale e la
lettura; attivare la formazione di professionalità, in particolare con
la costituzione di un laboratorio di legatoria e di restauro del libro.
20.4.09
Incontri di frontiera
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